Nel libro confluiscono 40 anni di studi e ricerche personali, che Carmignani stesso – uno degli autori – dichiara essere «spunti di riflessione, più che verità acquisite». Umberto Carmignani – fondatore del progetto La Città della Luce – si dichiara ricercatore spirituale, fa lo scrittore e il facilitatore in Costellazioni familiari e sistemiche, è Maestro di Reiki. L’altro autore, Simone Bongiovanni, si occupa anch’egli di crescita personale e spirituale ed è studioso di Astrologia; è il presidente de La Città della Luce.
Il libro può sciogliere molti dei dubbi nei confronti della disciplina che è l’astrologia: che «ha, in ogni epoca, dato prova di essere sempre in grado di avvicinare l’uomo a se stesso [e] sempre di più alla verità», Lidia Fassio nella Prefazione, p. 10.
Davvero interessante, per nulla complicato, utile a studiosi come a curiosi, che troveranno approfondimenti così come brevi informazioni (a volte fulminanti nei loro collegamenti attraverso le culture più lontane dalla «nostra»), il libro va bene per astrologi – o aspiranti tali – ma anche per appassionati – come la sottoscritta – che intendano conoscere un po’ di più le proprie origini (e non solo il futuro!). L’intento degli autori è infatti fornire a «psicologi, counselor olistici, studenti […] tutti coloro che si accostano […] con vero interesse all’astrologia, alcune informazioni […] per comprendere il significato simbolico, archetipico, psicologico di ciascun elemento del Tema Natale […]. “Conosci te stesso…” è il principale obiettivo di qualsiasi percorso di crescita personale e spirituale; solo così “…conoscerai l’Universo e gli dèi”», p. 32.
Guardiamo in alto…
Ogni segno che occupa una parte del Cielo, qui ha molte righe di leggende, miti, antichi personaggi ed eroi che ne rappresentano il simbolo. Per cominciare troviamo una bella Storia dell’astrologia (così magari la smettiamo di confonderla o associarla all’«oroscopo»), dalla Mesopotamia fino al cristianesimo, passando per il Medioevo e il Rinascimento (in cui «rinascette» anche l’interesse per l’astrologia!!!).
Poi c’è anche una «Storia dell’astronomia», necessaria giacché per lunghi periodi i due termini – astrologia e astronomia – sono stati usati indifferentemente, come sinonimi; occorreva fare un po’ di chiarezza.
Proseguendo nella lettura incontriamo un trattatello sulla Creazione (anzi, sulle creazione) e i suoi miti: dèi e Alberi cosmici si trovano ovunque, ricorrenti sia nei luoghi sia nei tempi dell’intera storia del mondo così come lo conosciamo oggi.
Si va dai kalpa induisti alla teoria del Big Bang, alla formazione delle galassie, alla storia delle stelle, alla creazione dei pianeti del «nostro» Sistema (solare) e di noi «Figli delle stelle»… sì-sì! Avete pensato bene: ci sono proprio le parole della famosa canzone di Alan Sorrenti. Sono stampate dopo altre parole che chiariscono:
non ci sono molti dubbi sull’influenza che possono avere le stelle su di noi: […] siamo collegati ai nostri “antenati cosmici”, a tutte le stelle che sono esistite, esistono e ci permettono di essere quello che siamo
Guida alla lettura
Tutta questa parte «storica» si trova nelle prime 66 pagine (la Parte prima), cui segue una Parte seconda in cui si cominciano a esplorare i simboli astrologici, cominciando dalle Case, descritte, spiegate e approfondite per oltre 200 pagine!
D’altra parte le Case sono 12… ce n’è da sapere! La Parte terza prosegue la descrizione di altri simboli: i Pianeti, i Nodi lunari ecc., non solo dei «classici» Pianeti che conosciamo, ma anche di asteroidi dagli strani nomi o anche senza nome; come il Pianeta X (che «rappresenta il Grande Principio Femminile che dà origine a tutto ciò che è manifesto»; assimilata a Prakriti, parlando indianamente e di altri riferimenti vedici).
Tutta la Parte quarta tratta poi dei Segni, uno per uno, ovviamente, separati da bellissimi brani in cui scopriamo quale sia il compito affidato a ogni Segno. I brani provengono da La missione dei Dodici Eroi, di Rita Casati; uno scritto che circolava circa trent’anni fa a Milano e dintorni. L’autrice ci racconta di averlo realizzato per rendere più comprensibile il messaggio delle Dodici fatiche di Ercole. Rita Casati scrisse questa «[…] storiella facile facile declinata al femminile, adottando una sorta di maternage astrologico tramite un Dio buono e comprensivo che lascia a tutti libertà di azione.», p. 568.
Questa storiella fu fotocopiata, girò di mano in mano, fu pubblicata su qualche rivista new age e «Ancora oggi – scrive l’autrice – mi capita di ritrovarla su qualche sito web» (p. 568). E anche su qualche libro, cara Rita Casati! Per ciascun segno, nel testo presentato, troviamo il compito assegnatogli da Dio in persona.
Che cosa devo fare io – che sono dello Scorpione? Leggo: «Purificare ed eliminare gli ostacoli». E mi vengono affidati anche dei doni per questo compito: volontà, intuizione, trasformazione. E così è per tutti gli altri 11 Segni; ognuno potrà cercare il suo compito e i suoi doni per assolverlo.
Per ciascun Segno ci sono poi ancora i Fiori di Bach, i simboli, le pietre, l’anatomia, il lato oscuro, gli archetipi, le storie, le leggende, i miti che lo riguardano e possono aiutarlo. Ma non solo 2 o 3 righe, pagine e pagine: 241 per la Parte quarta, che divise per 12 che sono i Segni fa 20 pagine per ognuno!
La Parte quinta, con cui termina il poderoso – ma non pesante – tomo, tratta dell’interpretazione del Tema Natale. E sì, perché altrimenti che ne facciamo di tutti i dati fin qui raccolti se nessuno ci insegna come leggerli, usarli, interpretarli? Ecco perciò dei test, delle analisi dei Pianeti, delle spiegazioni (per esempio: che cosa vuol dire avere «Saturno in opposizione» – o «contro», come ci ha voluto raccontare il bel film di Ferzan Ozpetek?), dei collegamenti con le Costellazioni familiari, e diversi Casi di studio.
Il capitolo 5 è il cuore del libro – secondo me (anche se è «solo» nella Parte prima). Il Viaggio dell’Eroe – cioè il viaggio di tutti noi – mi ha dato una sferzata di energia e nuova speranza che mi spinge a consigliarne la lettura a tutti, subito e per più volte. Anche perché da qui, dal capitolo 5, si parte per il viaggio anche dentro il mondo astrologico, partendo dalle Case e in compagnia degli archetipi.
Ogni Casa – e ogni archetipo collegato – riporta una tabella riepilogativa, l’interpretazione astrologica. Così scopro – avendo da poco compiuto 60 anni – di essere nel momento del «Mago» (stregone, sciamano, alchimista, sacerdote, oracolo, veggente): «L’archetipo del Mago è la capacità di pregare, di rivolgersi all’universo, a Dio, di entrare in dialogo con il sacro presente della realtà; il Mago [56-63 anni (età adulta), NdR] attua il comando evangelico: “Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto”», p. 213. Dopo la scoperta, sono andata a cercare la Lezione da imparare, e l’ho trovata a p. 215, nella Tabella riepilogativa per tutti i Segni: essere strumento di Dio, sintonizzarsi con il cosmo, agire per il bene.
Ora, non so voi, ma io leggendo la mia Lezione da imparare ho pensato che non mi basterà tutta questa vita, il che ha valorizzato ancora di più il libro di cui vi sto parlando: è un libro di valore se ci ho trovato dentro una Lezione da imparare che durerà – almeno – tutta la vita, non vi pare?
La Città della Luce
Nell’Appendice troviamo siti, indirizzi, programmi di lavoro, seminari, consulti astrologici, sedi dislocate per proseguire il viaggio (compreso un Corso per diventare «Operatore olistico», 3 anni di studio per 900 ore totali). Il progetto che sta «dietro» e «a sostegno» di questo fondamentale titolo (per l’autoconoscenza e per l’astrologia), è la Città della Luce, un’associazione-comunità di ricerca (insieme al Gruppo Editoriale Macro, è ovvio!): sì, certo, nel libro c’è il capitolo L’interpretazione del Tema Natale, ma il consiglio spassionato è quello – anche – di rivolgersi a La Città della Luce (della cui serietà e professionalità abbiamo avuto certezza in ogni pagina del libro qui recensito), per un consulto in astrologia archetipica e/o in Lettura del Tema Natale e/o dei Transiti.
Per tutte le altre curiosità (e anche più che curiosità) astrologiche il libro è un’ottima fonte. C’è tutto, prima o poi (lungo 900 pagine – quasi – !). Sì, be’, non è certo un libro «da viaggio», è più «da studio», ma anche da «serata con gli amici» ognuno dei quali potrà leggere il proprio segno, ascendente, pianeti, momento della vita in cui si trova e relativo compito. Sì, perché no? Una lettura collettiva. Ognuno potrà trovarsi d’accordo, dissentire, confrontarsi. Una specie di «seduta di autoconoscenza» tutti insieme. Restiamo umani insieme. E abbiamo anche un altro strumento divertente ma serio per una «sessione di yoga e Carte» da organizzare con gli amici: I Tarocchi dello Yoga Ratna: un mazzo di carte – i 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi – un libretto che lo accompagna, con spiegazioni, simboli, mantra, posizioni dello yoga e significati metafisici sia della Carta sia dell’asana.
Jung e l’astrologia
«Un bambino nasce nel giorno e nell’ora in cui i raggi celesti si trovano in matematica armonia con il suo karma individuale. Il suo tema natale è un autentico ritratto del suo inalterabile passato e del suo probabile futuro.»
Swami Sri Yukteswar, p. 20.
L’astrologia vedica è chiamata Jyotish in sanscrito, che vuol dire «scienza della luce». Bangalore Venkata Raman (1912-1998) è stato uno dei più importanti astrologi vedici del secolo scorso; nel 1970 ha perfino tenuto una lezione alle Nazioni Unite (p. 34). Ci fu uno scambio epistolare con Carl Gustav Jung, il celebre psicanalista, che gli scrisse per condividere questa riflessione: «Nei casi di diagnosi psicologiche difficili, di solito faccio fare l’oroscopo per acquisire un ulteriore punto di vista da una visuale completamente diversa. […] molto spesso ho trovato che i dati astrologici spiegavano certi punti che altrimenti sarei stato incapace di capire», p. 20.
Io non sono Jung, ma più volte mi sono trovata a motivare il mio interesse per l’astrologia con parole simili, per dire che il tema natale può essere un dato in più per l’autoconoscenza; se siamo sotto il Cielo non credo che possiamo evitare di confrontarci con la posizione delle stelle e dei pianeti, non credete? Forse non sono sola a pensarla così.
«Secondo la teoria dell’entanglement quantistico […] tutto ciò che esiste nell’universo conserva un legame profondo allo stato di unità originaria. Non ci sono dubbi che […] gli stessi atomi che compongono la materia dell’universo sono presenti all’interno di ciascuno di noi […], siamo tutti interconnessi, l’idea di essere individui autonomi e separati gli uni dagli altri è pura illusione»
si legge a pagina 27, mentre in “Il Tao della fisica”
«Quanto più profondamente penetriamo nel mondo submicroscopico, tanto più ci rendiamo conto che il fisico moderno, parimenti al mistico orientale, è giunto a considerare il mondo come un insieme di componenti inseparabili, interagenti e in moto continuo, e che l’uomo è parte integrante di questo sistema».
Tiziano Terzani invece sosteneva che:
«Per gli indiani la vita non è fatta per essere semplicemente vissuta, ma per essere capita. In altre parole non si vive per vivere, ma per scoprire il senso del vivere»
E allora son indiana anche io!
Cinzia Picchioni
Astrologia archetipica, Macro Edizioni
Chi siamo? Da dove veniamo? Dove stiamo andando? L’astrologia e la lettura del tema natale sono uno strumento utili e curioso per imparare a conoscere se stessi e ad evolvere.