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Descrizione

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Perché l’Acqua ci attrae, ci affascina e ci fa essere felici? Istintivamente sappiamo che stare vicino all’acqua ci rende più sani e più felici, riduce lo stress e ci porta pace. Ma perché? La risposta a questa domanda potrebbe dirci molto su come dovremmo vivere la nostra vita.

Le neuroscienze ci aiutano a risolvere molti interrogativi sull’acqua e Wallace J. Nichols ha raccolto tutte le risposte in un unico emozionante libro: Blue Mind è un vero distillato di evidenze neuroscientifiche, un percorso nella biologia evolutiva e nella ricerca medica, nei processi fisiologici e cerebrali che si innescano quando entriamo in connessione con l’acqua.

 Questa ricerca sta svelando notevoli verità sugli effetti, incredibilmente potenti e sorprendentemente profondi, che l’acqua produce sul nostro corpo, sulla nostra anima, sulla nostra Mente.

Attingendo a questa scienza d’avanguardia Nichols dimostra con precisione che la vicinanza con l’acqua è fondamentale per:

  • migliorare le prestazioni in una vasta gamma di ambiti
  • aumentare la calma e diminuire l’ansia molto più efficacemente dei farmaci
  • ampliare la creatività, artistica e di altro genere
  • aumentare la generosità e la compassione
  • accrescere il successo personale
  • migliorare la nostra salute e il nostro benessere complessivi
  • rafforzare la nostra connessione con il mondo della natura, e viceversa.

Attualmente i neuroscienziati e gli psicologi stanno producendo dati di ricerca utili per capire l’influenza dell’acqua sul nostro corpo e sul nostro cervello. Stiamo iniziando a imparare che il nostro cervello è cablato per reagire positivamente all’acqua e che starle vicino può tranquillizzarci e connetterci, migliorare la capacità di innovazione e la visione intuitiva, e persino guarire. Un’acqua salubre è cruciale tanto per il nostro benessere fisiologico e psicologico quanto per la nostra ecologia ed economia.

Noi abbiamo una “Blue Mind”, una Mente Blu, ed essa è perfettamente adatta a renderci felici in tutti i modi, ben oltre al rilassarsi sulla cresta dell’onda, ascoltare il mormorio di un torrente, o galleggiare tranquillamente in una piscina.

 Dato che il nostro amore per l’acqua è così pervasivo, così costante, può sembrare che chiedersene il motivo sia una domanda che non ha bisogno di risposte. Ma quando si inizia ad andare più in profondità (il gioco di parole non è intenzionale!), le cose non appaiono così semplici come forse ci eravamo immaginati.

Amiamo il suono ritmico delle onde che si infrangono sulla spiaggia, ma perché quel suono ci rilassa più di ogni altro?

Perché comprendere la scienza della tensione somatica aiuta a spiegare il piacere che proviamo quando siamo immersi nell’acqua?

 Nel profondo, la Blue Mind ha a che fare con la curiosità umana,

 con il conoscerci sempre di più e sempre meglio.

Si tratta di modificare la comprensione e la consapevolezza del posto che occupiamo sul pianeta, di chi siamo, e di cosa accade dentro di noi e tra di noi. Si tratta di riconnettere il senso che abbiamo di noi stessi e la nostra anima con le nostre vie d’acqua e i nostri mari. Si tratta di trovare creatività, chiarezza e fiducia nelle nostre profonde Blue Minds.

L’autore ha realizzato un esperimento usando una versione dello scan EEG della Sands Research in grado di rilevare l’attività del cervello umano con lo stesso grado di precisione di una risonanza magnetica funzionale per immagini (RMF). I dati raccolti dagli elettrodi di quest’ingioiellata cuffia da bagno sono campionati duecentocinquantasei volte al secondo, e, dopo essere stati amplificati per l’analisi, permetteranno ai neuroscienziati di vedere in tempo reale quali aree del cervello sono stimolate. Generalmente tali dati vengono utilizzati per monitorare le risposte degli acquirenti quando si fermano a guardare nuovi prodotti su uno scaffale nei grandi magazzini come Walmart. In questo caso, tuttavia, i sessantotto elettrodi inseriti nella cuffia che ha in testa serviranno a misurare ogni sua oscillazione neurologica mentre si tuffa nell’oceano. Con questi progressi la nostra capacità di studiare e comprendere la mente umana si è ampliata fino a includere un flusso di nuove idee sulla percezione, le emozioni, l’empatia, la creatività, salute e guarigione e la nostra relazione con l’acqua.

Questa connessione umano-acqua, la Blue Mind, è uno stato leggermente meditativo caratterizzato da calma, serenità, armonia, e da un senso di generale felicità e soddisfazione nei confronti della vita nell’istante presente.

Tale stato ispirato dall’acqua e dagli elementi ad essa associati, dal colore blu alle parole che usiamo per descrivere le sensazioni collegate all’immersione, approfitta delle connessioni neurologiche che si sono formate nel corso dei millenni. Molti di tali schemi e preferenze cerebrali sono stati scoperti soltanto di recente, grazie a scienziati innovativi e a una tecnologia all’avanguardia.

Negli ultimi anni, l’idea di “presenza mentale” si è avvicinata sempre di più all’ortodossia scientifica. Di quella che una volta era considerata una ricerca marginale della “vacuità” orientale, oggi si riconoscono i diffusi benefìci. Attualmente la ricerca di quel genere di concentrazione e consapevolezza che caratterizzano la Blue Mind si estende dalla scuola al consiglio di amministrazione, dallo studio del dottore alla sala da concerto. Lo stress prodotto nelle nostre vite sovraccariche rende più urgente questa ricerca.

La stupefacente influenza dell’acqua non significa che essa sostituisce tutti gli altri sforzi per raggiungere uno stato di presenza mentale, ma piuttosto che essa li accresce, intensifica ed espande. Tuttavia questo libro non è una guida sul campo alla meditazione, né un esame dettagliato di metodi per vivere un’esistenza più consapevole. Per usare una metafora basata sull’acqua, vi offre una bussola, una piccola barca, alcune vele, e una carta dei venti. In un’epoca in cui siamo legati alle ancore dello stress, della tecnologia, dell’esilio dal mondo naturale, del soffocamento professionale, dall’ansia personale e delle spese per la salute, e privi di un’autentica privacy, sciogliere gli ormeggi è meraviglioso. Nel suo libro Blue Rooms [Stanze Blu] John Jerome scrive che «nell’immersione rituale mattutina, ciò che procura quel piccolo momento esistenziale entrando in acqua, è la sua totale privacy. Nuotare è una faccenda tra me e l’acqua, e nient’altro. Nell’istante in cui l’acqua mi avvolge, io sono solo, e grato di esserlo».

Aprite la vostra Blue Mind e i porti in cui fare scalo diventeranno visibili!

 

“Dal pontile guardo il vasto Atlantico e immagino tutti i modi in cui la vista, il suono, e l’odore dell’acqua stanno esercitando un’influenza sul mio cervello. Mi concedo un momento per prendere nota dei sentimenti che stanno sorgendo. Ad alcune persone, lo so, il mare provoca paura e stress; a me, invece, incute timore reverenziale e una profonda pace in cui mi immergo e dalla quale traggo nuovo vigore. Faccio un profondo respiro e mi immagino il salto, con i cavi che scorrono dietro di me mentre mi tuffo nelle onde che si innalzano intorno al molo. I tracciati EEG riflettono sia la mia paura che la mia euforia nel momento del contatto con l’acqua. Immagino il dottor Sands scrutare il monitor mentre sopraggiunge il flusso dei dati. L’acqua riempie la luce, il suono, l’aria, e la mia mente.”

Wallace J. Nichols

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Informazioni Libro

Prima edizione: Aprile 2016

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