“Il sistema dei chakra è un arcobaleno, ponte che riconnette cielo e terra tramite il centro dei nostri sé e riconnette noi stessi allo splendido mondo che abbiamo ereditato, con tutte le sue sfide meravigliosamente progettate per farci risvegliare. Ci sono tante persone che camminano lungo questo percorso, e ogni giorno altre si aggiungono. Abbiamo bisogno di una buona mappa che ci guidi lungo la strada […] e di una mappa che guidi l’umanità attraverso questo rito di passaggio dalla nostra adolescenza planetaria alla nostra età adulta. Siamo nel momento del più grande risveglio di massa che l’umanità abbia mai sperimentato, e voi siete parte di esso.
Il sistema dei chakra è questa mappa. […] include tutto ciò che siamo e tutto ciò che è ed è sempre stato. Ci mostra come l’interno e l’esterno siano intimamente connessi, in realtà mai nemmeno separati. Ci guida verso la realizzazione divina mentre rivendica il nostro diritto al piacere, alla forza, alla creatività e all’amore. Contiene le chiavi per il nostro risveglio, se oseremo [usarle].
Possiate voi usare queste chiavi, spesso e con saggezza. Possiate voi attraversare il “ponte-arcobaleno” e unirvi agli altri lungo la via, e possa la connessione tra cielo e terra, perduta da lungo tempo, essere ritrovata cosicché possiamo finalmente iniziare a creare il cielo proprio qui, sulla terra. Namaste!”
(brano tratto da Anodea Judith, Yoga e Chakra, Macro Edizioni – pag. 405)
Queste parole dell’autrice aprono la mia recensione, perché non avrei saputo fare di meglio per spiegare il carattere del libro che forse avete già tra le mani.
Ora c’è perfino una trasmissione televisiva che s’intitola Chakra (anche se non tratta di temi esoterici o yogici, ma presenta libri e autori su temi di attualità “particolari”; è condotta da Michela Murgia). Per dire che ormai il termine “chakra” è diventato familiare quasi a chiunque. Effettivamente anche la ruota, traduzione della parola sanscrita chakra, a suo tempo ha trovato successo e popolarità, avendo modificato le sorti dell’umanità!
Ci sono molti libri ormai che trattano di queste “ruote”, vortici energetici, i chakra. Uno di questi molti libri, della stessa autrice di Yoga e Chakra, è uscito in una nuova edizione nel 2015, per i tipi di BIS Edizioni; il titolo è Chakra. Ruote di vita e il sopratitolo non sembri presuntuoso, perché dice la verità: “Il libro più importante mai scritto sui chakra”. Anodea Judith è davvero un’esperta in “chakrologia” e l’aveva già dimostrato con quel libro, in cui ha riversato tutto il suo sapere a proposito dei chakra (puoi leggere qui la nostra recensione di Chakra. Ruote di Vita).
Ma allora, direte voi, se tutto è già stato scritto, come mai un altro libro sui chakra, della stessa autrice per giunta? Perché il punto di vista, qui, è lo yoga.
“Iniziai a insegnare yoga secondo i concetti del sistema dei chakra, strutturando la pratica su una serie di sette settimane, ciascuna delle quali si focalizzava su un singolo chakra. Le persone si trasformavano davanti ai miei occhi! Quattro decenni dopo, il sistema dei chakra mi ha portato a studiare e insegnare in tutto il mondo, e a scrivere numerosi libri di successo, iniziando da Chakra Ruote di Vita, pubblicato nel 1987, per culminare nel volume che avete tra le mani. Il sistema dei chakra è diventato il mio archetipo di integrità e il mio santo graal” (pag. 13)
Uno stile di yoga rivisitato, basato sui chakra
Possiamo dire che il libro ci conduce per mano lungo i 7 chakra principali, con posizioni yoga, tecniche di respirazione, meditazione, parole e ispirazioni, scelti su misura per ognuna delle “ruote”. Anodea ha studiato una sequenza su misura per stimolare ed equilibrare ogni singolo chakra.
“Il risultato è il mio stile unico di yoga, basato sui chakra [che, NdR] riguarda più il mondo interiore […]. Si concentra maggiormente sull’energia sottile più che sugli aspetti meccanici di una posizione. Adotta i chakra come un cammino profondo verso il risveglio del Divino nel nostro tempio interiore, e questo è ciò che lo yoga è sempre stato. Il presente libro è il mio tributo alla via regale dello yoga e a tutto ciò che mi è stato insegnato. È l’umile offerta della mappa che ho usato per navigare lungo il sentiero dei chakra. […] Una volta compresa questa mappa, potete usarla per il resto della vostra vita per andare ovunque desideriate. Potrete individuare i vostri squilibri e bilanciarli […].
Sono onorata di offrire questo libro, questa guida per il viaggio interiore lungo il mitico arcobaleno che rappresenta i sette chakra e connette il cielo e la terra tramite il centro di ciascuna persona. Credo che il nostro compito come esseri umani sia di imparare a creare il cielo sulla terra, […] Questa mappa vi dice come realizzare questo compito. Possa il vostro cammino condurvi a un viaggio meraviglioso. Namaste” (pag. 14-15)
Chakra. Ruote di Vita, di Anodea Judith, Macro Edizioni
È stato definito “il più importante libro mai scritto sui chakra”. Anodea Judith lo ha scritto nel 1987, ma resta un testo molto attuale, un “nuovo classico” tra i libri di anatomia sottile, di crescita personale e anche di yoga. Pur essendo un libro più teorico del nuovo Yoga e Chakra, anche le pagine di Chakra. Ruote di Vita non mancano di parlare di yoga, con proposte per la pratica.
Devo conoscere i chakra per leggere questo libro?
No, questo è il bello. Yoga e Chakra è un libro accessibile a tutti, usabile anche da chi non abbia una conoscenza profonda dell’anatomia sottile (nadi, chakra, energia kundalini ecc.). Certo, se abbiamo già letto il “vecchio” (la prima edizione è del 1987) ma sempre attuale libro di Anodea Judith di cui abbiamo già parlato, saremo avvantaggiati nella comprensione delle scelte fatte dall’autrice, soprattutto per le posizioni yoga. Ma anche se non padroneggiamo perfettamente i “magnifici Sette” (i chakra principali sono 7) qua troveremo informazioni: per ciascun chakra c’è una scheda con le caratteristiche, le parti del corpo corrispondenti, gli squilibri e i modi per bilanciarne il funzionamento. Poi ci sono le indicazioni su quali posizioni yoga, tecniche di pranayama e altre pratiche ci aiuteranno a percepirlo meglio. Tutto riunito sotto un verbo imperativo per ciascun chakra, una sorta di parola chiave:
- chakra 1: entra
- chakra 2: allinea
- chakra 3: attiva
- chakra 4: ammorbidisci
- chakra 5: armonizza
- chakra 6: illumina
- chakra 7: risveglia
Devo dirlo. Anodea Judith ne sa molto sui chakra, e ne sa molto di yoga. Ne sa molto anche di fiabe però…
In conclusione: integra
L’ultimo verbo imperativo è integra e non è collegato a un chakra, ma è il titolo dell’ultimissima (non a caso) parte del libro. Contiene gli auguri e i saluti dell’autrice e comincia con una riflessione sulle fiabe che vale la pena di leggere per intero. Per ragioni di spazio ne riporto solo qualche stralcio, ringraziando sentitamente la traduttrice:
“Vi sono tante favole che narrano di un re e di una regina che hanno un figlio ma [non possono allevarlo, NdR]. […] il bambino viene avvolto in una coperta, nascosto sotto un cespuglio o lasciato galleggiare sul fiume o esposto agli elementi. Il fato del bambino è lasciato al caso. Ora tocca agli dèi. Naturalmente il bambino non muore, e viene invece trovato e allevato in un ambiente umile, […] lontano […] dallo splendore del regno. Ma in queste storie accade sempre qualcosa quando il bambino cresce. All’epoca dell’adolescenza il giovane adulto sente, o vede, qualcosa di straordinario. Viene attratto da qualcosa che va oltre la consapevolezza delle persone che lo circondano. […] il ragazzo si sente spinto a esplorare il suo mistero. Nel tempo, questa esplorazione conduce a una serie di coincidenze in cui il giovane trova gli strumenti per ritornare al regno di origine e scopre chi è veramente: un principe o una principessa […]. Tutto ciò rispecchia il viaggio che porta al risveglio divino. Siamo nati da una sorgente divina, ma ne siamo stati separati a un’età così precoce che abbiamo dimenticato chi siamo, o forse non lo abbiamo mai saputo. Siamo stati cresciuti da genitori umili, di buone intenzioni, che hanno fatto il meglio che hanno potuto, […] le nostre origini più umili, unite alla nostra esposizione agli elementi della natura, ci radicano alla terra, all’acqua, al fuoco e all’aria, gli elementi dei primi quattro chakra.
Una volta che sentiamo risuonare in noi verità più profonde e scorgiamo l’illuminazione che squarcia l’illusione, siamo sul cammino verso qualcosa di più grande. Siamo su una via che ci riporta alla nostra origine divina […]. Ci rendiamo conto di chi sono i nostri veri genitori: la madre divina e il padre divino, il dio e la dea, Shiva e Shakti, il Cielo e la Terra. Attraverso questo viaggio, ci risvegliamo a chi veramente siamo […]. Noi ricordiamo. […] possiamo infine realizzare la nostra completa integrazione” (pag. 400 – 401)
Il percorso dei chakra per tutti? Sì, basta praticare
[…] Alla fine dei miei seminari, gli studenti vogliono sempre sapere come applicare quello che hanno imparato. […] Alcune persone hanno bisogno di lavorare sul radicamento (la maggior parte di noi!) mentre altri hanno bisogno di sviluppare la loro forza. Alcuni hanno il cuore aperto e altri no, alcuni vivono nella loro testa mentre altri stanno appena grattando la superficie di una coscienza superiore. Non esiste una taglia che vada bene per tutti. Fondamentalmente lo yoga e il lavoro sui chakra è fatto per metterci più in contatto con noi stessi. È dall’interno del nostro tempio che proverranno le risposte. Quello che vi ho offerto in queste pagine è qualche conoscenza del sistema dei chakra e qualche strumento da usare per lavorare con esso. Ma trovare la vostra via, dall’interno, è ciò che è necessario per trovare gli strumenti […] più adatti a voi, per scoprire di quali avete maggiormente bisogno e quali vi sono meno utili.
Ecco comunque alcune linee guida: quando siete in dubbio seguite il percorso dei chakra secondo la loro corrente liberatoria, dal basso all’alto. Iniziate trovando il vostro centro e il vostro radicamento (chakra uno), poi fate muovere le cose (chakra due), lubrificando la anche e le articolazioni. Questo vi riscalderà e genererà energia (chakra tre) che potrete dirigere ed espandere via via che vi ammorbidirete con il respiro (chakra quattro), utilizzando posture per aprire il petto e la parte superiore del corpo. Poi accordate le vostre energie a vibrazioni più sottili (chakra cinque), magari cantando o producendo suoni; focalizzate la vostra attenzione su qualcosa di bello (chakra sei) ed entrate in profondità nella natura della vostra coscienza (chakra sette), completando con la meditazione. Questa formula di base è descritta dalla mappa dei chakra […]. Io posso solo fornirvi la mappa: non posso dirvi dove andare. Dopotutto siete voi ad avere in mano le sette chiavi […]. Abbiate fiducia in voi stessi, ascoltate profondamente la vostra guida interiore, e praticate, praticate, praticate. La divina intelligenza è incorporata in voi. È lì per guidarvi e aspetta solo che la scopriate”, (pag. 401)
Un esempio pratico per capire questo libro
Se sappiamo – e se non lo sappiamo possiamo leggere le caratteristiche di ogni chakra all’inizio del capitolo corrispondente – che il “chakra del cuore” non funziona tanto bene (e lo scopriamo dai sintomi), capiremo subito perché tra le posizioni yoga proposte ci siano le estensioni: perché aprono il petto e il respiro/cuore funzionerà meglio. Il concetto è “semplicemente” questo. Anodea Judith studia da decenni per giungere a proporre questo suo “stile di yoga”, e ora è a nostra disposizione, per gli esperimenti su di noi e anche per usarlo nelle lezioni che prepariamo, se siamo insegnanti di yoga. Qui sotto le parole dell’autrice per un maggior chiarimento:
“Lo yoga per il quarto chakra cerca di porre rimedio a questa sorta di corazza del cuore facendo aprire il petto e la parte alta della schiena e lavorando con il respiro. Come risultato si ha maggior spazio nel tempio interiore, più libertà e rilassamento nel petto e nelle spalle, più morbidezza e più spazio per lo stato naturale di amore e gioia. In questo modo, l’energia sottile che viene attivata nel terzo chakra può espandersi nel quarto, oltrepassandone i confini e dissolvendo pian piano le barriere tra interno ed esterno. Con una solida base a supporto, ammorbidire il corpo – in combinazione con la forza intensa del terzo chakra – apre le finestre del vostro tempio in una dolce resa, permettendo alla fresca brezza di Shakti di soffiare attraverso i vostri chakra. Come l’aria che è l’elemento associato al loto del cuore, questa brezza contemporaneamente pulisce e addolcisce. Vi aprite al respiro e, in cambio, la morbidezza del respiro vi permette di espandervi ancora di più” (pag. 230)
Yoga e Chakra, Macro Edizioni
Un manuale di oltre 400 pagine, completamente a colori, per raccontare lo yoga basato sui chakra della nota autrice (e insegnante di yoga!) Anodea Judith. È una guida pratica che spiega l’uso di asana, pranayama, meditazione e di sequenze complete di yoga per risvegliare e bilanciare i chakra, e guida ad approfondire la propria esperienza dello yoga attraverso la chiave di lettura dei chakra.